Cos’è il “Chat Control” e perché fa discutere in Europa
breve panoramica della nuova normativa europea sull’accessibilità (EAA) entrata in vigore il 28 giugno 2025, che si applica anche agli eCommerce in Italia:
Il termine Chat Control si riferisce a una proposta dell’Unione Europea che mira a contrastare la diffusione di materiale pedopornografico online e l’adescamento di minori sulle piattaforme digitali. L’obiettivo è quello di obbligare servizi come WhatsApp, Telegram o Gmail a scansionare automaticamente messaggi, immagini e file per individuare contenuti illegali, anche se le comunicazioni sono protette da crittografia end-to-end.
Il punto controverso è proprio questo: per poter “leggere” ciò che oggi è cifrato, si introdurrebbe un sistema di scansione lato utente (client-side scanning), cioè un controllo diretto sui dispositivi prima che il messaggio venga criptato. Secondo molti esperti e organizzazioni per i diritti digitali, questo aprirebbe la strada a una sorveglianza di massa preventiva, minando la privacy e la sicurezza di tutti gli utenti europei.
La Commissione Europea difende il progetto sostenendo che serva a tutelare i minori e ad aiutare le forze dell’ordine a combattere gli abusi online. Tuttavia, autorità come l’EDPS (European Data Protection Supervisor), oltre a vari governi tra cui Germania e Lussemburgo, hanno espresso forti riserve, ritenendo che la proposta violi il principio di segretezza delle comunicazioni.
A oggi (ottobre 2025) il regolamento è ancora in discussione tra Parlamento, Consiglio e Commissione, e non esiste una versione definitiva. Il dibattito rimane acceso: tra chi invoca maggior protezione dei minori e chi teme la nascita di una infrastruttura di controllo digitale senza precedenti.
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